“Purtroppo anche io sono vittima”. Risponde cosi’ il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, interpellata dai giornalisti a Roma a margine della prima giornata nazionale dedicata all’informazione e formazione sulla fertilita’ umana, in merito alle recenti polemiche legate alla campagna di comunicazione del ministero sul Fertility Day.
“La prima campagna era brutta anche per me- ha proseguito- ed ho subito detto che se non piaceva potevamo cambiarla, anche perche’ io non faccio il ministro della comunicazione”. Anche il secondo spot, pero’, ha provocato molto sdegno… “Non e’ uno spot- ha risposto Lorenzin ai giornalisti- era una foto dentro un opuscolo e siccome la foto e’ diversa da quella che noi abbiamo vidimato il responsabile e’ stato rimosso”. Ma non c’e’ stata una un’approvazione successiva e definitiva? “No, il controllo c’e’ stato su quello che ci hanno portato- ha risposto ancora il ministro- era la persona responsabile a dover dare l’approvazione definitiva. Il motivo per cui e’ stato rimosso il direttore, ha sottolineato ancora Lorenzin, e’ che “noi abbiamo firmato e vidimato un documento diverso. Poi loro hanno fatto un errore grave, ma e’ grave il fatto che le due cose non corrispondano”. (Cds/ Dire)