Il 35° Congresso Nazionale di Antibioticoterapia in eta’ pediatrica si apre oggi a Milano con un ampio dibattito sull’importanza dell’utilizzo appropriato del paracetamolo nei bambini con sindromi influenzali e sulle emergenze tossicologiche derivate dal suo abuso.
Secondo uno studio realizzato dall’Unita’ di Pediatria ad Alta Intensita’ di Cura del Policlinico dell’Universita’ degli Studi di Milano e recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista International Journal of Medical Science, febbre e dolore sono generalmente frequenti nei neonati e nei bambini di ogni eta’ e rappresentano oltre il 30% dei motivi che spingono i genitori a rivolgersi al pediatra. Ma non solo. I dati emersi evidenziano che oltre l’80% dei ricoveri in ambito ospedaliero pediatrico e’ dovuto a patologie che presentano, fra i vari sintomi, anche il dolore. “Stimoli dolorosi o prolungati in eta’ pediatrica- sottolinea la prof.ssa Susanna Esposito, presidente del Congresso, direttore dell’Unita’ di Pediatria ad Alta Intensita’ di Cura del Policlinico dell’Universita’ degli Studi di Milano e presidente WAidid, Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici- possono indurre un insieme di modificazioni nel sistema nocicettivo. Il dolore nei bambini e’ spesso associato ad una malattia come un’influenza o ad un infortunio e, in presenza di un malessere generale, riteniamo che il dolore debba essere trattato e non sopportato, anche quando il bambino non esprima verbalmente il proprio disagio. L’efficacia del trattamento antalgico in eta’ pediatrica si ottiene applicando flessibilmente il principio del ”farmaco giusto, alla giusta dose e al momento giusto” a ogni singolo paziente, in altre parole e’ l’intensita’ del dolore a far scegliere il gradino della scala”.
Al fine di gestire correttamente la febbre e comprendere l’importanza del trattamento del dolore nel bambino, qui i consigli di WAidid per mamme e papa”:
- Non utilizzare nei bambini farmaci a dosaggi per adulti;
- Gli antipiretici e gli antinfiammatori vanno somministrati sempre in base al peso e non all’eta’;
- E’ importante somministrare gli analgesici a orario fisso al fine di evitare l’insorgenza di “buchi” di dolore. L’intervallo fra le dosi dovrebbe essere determinato in accordo con l’intensita’ del dolore e la durata dell’effetto analgesico del farmaco utilizzato;
- I farmaci antipiretici devono essere impiegati nel bambino febbrile solo quando alla febbre si associ un quadro di malessere generale;
- Paracetamolo e ibuprofene sono gli unici antipiretici raccomandati in eta’ pediatrica, sono farmaci generalmente sicuri ed efficaci;
- Il paracetamolo e’ indicato come farmaco di prima scelta nel trattamento del dolore lieve-moderato;
- La somministrazione di paracetamolo per via orale e’ preferibile a quella rettale in quanto l’assorbimento e’ piu’ costante ed e’ possibile maggiore precisione nel dosaggio in base al peso corporeo;
- la via rettale e’ da valutare, pero’, in presenza di vomito o di altre condizioni che impediscano ”impiego di farmaci per via orale:
- Nei pazienti con asma persistente lieve, l’utilizzo di paracetamolo al bisogno non e’ stato associato ad una piu’ alta incidenza di esacerbazione d’asma o peggioramento del controllo dell’asma;
- L’ibuprofene, in quanto Fans, e’ il farmaco di scelta per la cura delle patologie dolorose con componente infiammatoria;
- L’ibuprofene non e’ raccomandato in bambini con varicella o in stato di disidratazione;
- e’ raccomandata cautela nei casi di grave insufficienza epatica o renale o in soggetti con malnutrizione grave;
- Paracetamolo con dosaggio 15 mg/kg/dose 4-6 volte al giorno e ibuprofene con dosaggio 10 mg/kg/dose 2-3 volte al giorno sono efficaci nel trattamento della cefalea acuta.
“La febbre e il dolore nel bambino creano sempre un forte stato d’ansia nei genitori che, in generale, tendono a sovratrattare la febbre magari ravvicinando le dosi o somministrandole in quantita’ maggiore rispetto a quelle previste oppure a sottovalutare il dolore. Per questo e’ fondamentale rispettare i dosaggi e gli intervalli indicati nella somministrazione del paracetamolo, ricordando che agisce sul sistema nervoso centrale e non ha un’azione antinfiammatoria come invece l’ibuprofene. Entrambi sono farmaci sicuri ed efficaci nei bambini ma e’ importante sapere che il loro uso non appropriato o, peggio, l’abuso puo’ avere effetti collaterali con un rischio di gastrolesivita’ nel caso dell’ibuprofene o di disfunzioni a livello epatico nel caso del paracetamolo, conclude il prof. Diego Fornasari, professore associato di Farmacologia, Universita’ degli Studi di Milano. (Comunicati/Dire)