Rivoluzione all’insegna della trasparenza a partire dal mese di giugno 2016. Saranno infatti pubblicati on line i nomi dei medici e delle organizzazioni che collaborano con le aziende farmaceutiche, i dati sulla partecipazione ai convegni ma anche gli emolumenti ricevuti dagli specialisti per consulenze o partecipazione a comitati, oltre ai nomi di ospedali ed enti pubblici sovvenzionati per progetti di ricerca.
In questo modo l’Italia aderisce al nuovo Codice di trasparenza fortemente voluto dalla Federazione europea industrie ed associazioni farmaceutiche (Efpia), che sarà applicato da giugno nei 33 paesi europei aderenti. Aderiranno oltre 200 aziende farmaceutiche aderenti a Farmaindustria presenti sul territorio nazionale.
“Un momento epocale” – lo definisce il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi – “è la massima trasparenza e ci risulta che anche il consenso da parte della classe medica sia alto”. Oggi più che mai, spiega, ”l’interazione tra medici e industria è essenziale: per aiutare i medici ad essere al passo con gli sviluppi più recenti, ma anche per aiutare le aziende ad acquisire informazioni dai medici per migliorare le terapie. Poichè tutto ciò è regolato da transazioni economiche, abbiamo deciso che tutto sia reso trasparente, questo anche per contrastare una certa ‘cultura del sospetto e del pregiudizio’. Questo modello è già legge in Usa e Francia, ma non in Italia”.
I medici coinvolti dovranno dare il proprio consenso alla pubblicazione dei dati. In caso di rifiuto è previsto, comunque, che le aziende pubblichino i dati sul proprio sito, non indicando il nome dei medici coinvolti, ma sarà reso noto il numero di professionisti che non ha dato il consenso ed il totale dei contributi.
Fonte: ANSA