Mentre a Bologna l’Ausl solleva il tema del disagio (anche psichico) vissuto dai giovani stranieri di seconda generazione, la Regione annuncia lo stanziamento di 38 milioni di euro per i servizi di prevenzione, diagnosi e cura delle persone affette da patologie o disturbi mentali.
I fondi di viale Aldo Moro serviranno alle aziende sanitarie per le “persone dimesse dagli ospedali psichiatrici e da quelli psichiatrico-giudiziari”, ma anche per “giovani o giovanissimi con problemi di autismo, di difficolta’ nell’apprendimento o che presentano disturbi del comportamento alimentare come l’anoressia o la bulimia”. Le risorse andranno anche a sostenere “il sistema dei servizi e degli interventi socio-sanitari nell’area della salute mentale e del superamento degli ex ospedali psichiatrici”. Anche quest’anno, rivendica in una nota l’assessore regionale alla Salute, Sergio Venturi, “andremo ad assicurare la qualita’ dei servizi di prevenzione, diagnosi e cura in ambulatorio e a domicilio per le persone che soffrono di patologie o disagi psichici. Sempre collaborando attivamente con i servizi del territorio, con quelli ospedalieri, con il volontariato e le associazioni di utenti e familiari. La nostra attenzione e’ rivolta in particolare a bisogni assistenziali sempre piu’ diffusi quali, ad esempio, i disturbi del comportamento alimentare e l’autismo che colpiscono soprattutto i piu’ giovani”. Nel dettaglio, le risorse sono cosi’ distribuite: 6,7 milioni di euro all’Ausl di Bologna; sei milioni alla Romagna; cinque all’Ausl di Parma; quattro a Reggio Emilia e all’Ausl di Ferrara; tre milioni a Modena, Imola e Piacenza.
Lo stanziamento della Regione andra’ in gran parte a finanziare il Fondo per l’autonomia possibile, con 34 milioni di euro, per interventi di assistenza socio-sanitaria a bassa intensita’ in favore dei pazienti dei Centri di salute mentale, delle persone dimesse dagli ex ospedali psichiatrici e psichiatrici giudiziari e dalle Rems.
Al programma dedicato ai disturbi del comportamento alimentare per l”assistenza residenziale dei pazienti andranno 300.000 euro. Due le strutture accreditate: “In Volo” a Pellegrino Parmense e “Residenza Gruber” a Bologna. Altri 480.000 euro, sempre in materia di disturbi alimentari, saranno invece destinati piu’ specificatamente all’assistenza a pazienti nella fascia d”eta’ 12-15 anni. Oltre un milione di euro viene invece destinato al piano di assistenza territoriale per le persone affette da autismo, ripartito in relazione alla popolazione 0-17 anni all’1 gennaio 2015.
Al programma “Esordi psicotici” sono dedicati 400.000 euro, mentre 550.000 vanno al programma regionale operativo per i disturbi specifici di apprendimento, che prevede diagnosi e presa in carico di pazienti residenti tra i sei e i 18 anni. Infine, 280.000 euro sono destinati alle disabilita’ intellettive in bambini e adolescenti fino ai 17 anni di eta”. (San/ Dire)