Tra due giorni l’Emilia-Romagna si incontrera’ con le altre Regioni del nord per discutere (e risolvere) il problema del tetto ai pazienti che vanno a curarsi lontano da casa. Il vertice lo annuncia oggi pomeriggio il governatore Stefano Bonaccini, a margine di una conferenza stampa in viale Aldo Moro, in risposta all’allarme rilanciato questa mattina dall’Aiop (link).
L’obiettivo e’ modificare la norma contenuta nella legge di stabilita’, che prevede per l’anno in corso un budget per le prestazioni date ai pazienti da fuori regione ridotto del 2% rispetto al bilancio 2011. “Il raffronto con il 2011 e’ ridicolo- afferma l’assessore regionale alla Sanita”, Sergio Venturi- e stiamo cercando di agire proprio su questo, alzando l’asticella al 2015″. Questa e’ dunque la contromossa su cui stanno lavorando le Regioni del nord, una “soluzione condivisa da proporre anche alle altre Regioni”, spiega Venturi. Il 27 e 28 settembre, poi, a Roma sono previsti due giorni di commissione con tutti gli assessori regionali, in cui si provera’ a raggiungere un’intesa. “Quindi posso spendere parole di ottimismo- assicura Venturi- nel giro di due settimane la soluzione la troviamo”, ma perche’ la norma venga corretta “deve finire in legge di stabilita”: non basta l’accordo tra le Regioni”. In ogni caso, promette l’assessore, “una volta trovata la soluzione le fatture le pagheremo tutte”.
Venturi ne approfitta anche per togliersi qualche sassolino dalle scarpe. “La nostra non e’ un’interpretazione restrittiva- afferma- abbiamo solo letto la legge nazionale. Ci poteva essere anche un danno erariale. Che le altre Regioni non si siano adeguate non e’ un vanto, anche perche’ altrove sono abituati a risolvere il problema a fine anno, abbassando le tariffe nella misura in cui i privati sforano il tetto. Quindi il problema ce l’hanno anche le altre Regioni, non stiamo favorendo Lombardia e Veneto”. Inoltre, precisa l’assessore, “non abbiamo bloccato proprio nulla: per i pazienti previsto un tetto”. E in ogni caso, “non possiamo spendere risorse per pagare le cure mediche ai cittadini delle altre regioni”. Tra l”altro, sottolinea Venturi, “nei nostri grandi ospedali pubblici questo problema non l’abbiamo, perche’ la mobilita’ dei pazienti e’ stabile da anni. Quindi ci stiamo spendendo per l’Aiop, che e’ un nostro partner, e mi auguro che la stessa Aiop ci dia una mano sui tavoli nazionali”.
Stamattina, alla presentazione del bilancio sociale dell’associazione, dove la Regione e’ stata piu’ volte evocata “non ero il convitato di pietra- aggiunge l’assessore- il 26 settembre sono stato invitato all’assemblea di Aiop e ci andro'”. (San/ Dire)
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