”La domenica del cuore’ sbarchera’ sull’isola di Pianosa, nell’arcipelago toscano, domenica 4 settembre. A partire dalle 8 del mattino un team di cardiologi e cardiochirurghi del policlinico universitario Agostino Gemelli offrira’ visite specialistiche gratuite ai residenti dell’isola. Chi abita oggi Pianosa sono circa 30 detenuti che scontano la pena in un regime di articolo 21 O.P. (”Lavoro all’esterno”) e semiliberta’. Molti di loro sono in eta’ avanzata, e alcuni hanno malattie documentate ma non hanno mai beneficiato di visite specialistiche vista la difficolta’ logistica e la condizione di isolamento.
Per di piu’ alcuni di loro sono abbandonati dalle loro famiglie di origine e vivono in uno stato di precarieta’ e depressione. Manca un presidio medico fisso e l’assistenza sanitaria viene prestata all’occorrenza da un solo medico che si reca a Pianosa. In caso di urgenze occorre attivare il 118 con rischi per i tempi di soccorso in urgenza. Solo da quest’anno e’ stato aperto un presidio sanitario temporaneo per effetto della collaborazione tra l’assessorato alla Sanita’ della Regione Toscana, la Croce Rossa italiana e la direzione della casa di reclusione di Porto Azzurro da cui dipende il presidio di Pianosa. Nonostante questo, la popolazione carceraria non segue un programma di prevenzione o di cura contro le malattie cardiovascolari.
E’ in questo contesto che l’associazione Dona la vita con il cuore si fa promotrice di una ”Domenica del cuore”, organizzando per gli abitanti dell”isola di Pianosa uno screening cardiovascolare approfondito. Questa iniziativa e’ favorita e supportata dal direttore della casa di reclusione Francesco D”Anselmo, dal capitano Mario Lanera, da Ford Italia (che ha messo a disposizione 3 S-MAX per raggiungere l’isola d’Elba) e da alcuni sensibili donatori toscani, tra cui il Parco nazionale dell”arcipelago toscano. “L”attuale momento storico del nostro Paese con la crisi economico-finanziaria ha portato a una progressiva riduzione delle risorse destinate alla sanita’ pubblica e sempre piu’ persone e famiglie non sono in grado di seguire le cure mediche, a tal punto che si parla di ”emergenza sanitaria”, spiega il professor Massimo Massetti, presidente di Dona la vita con il cuore e direttore dell”Istituto di Cardiologia e Cardiochirurgia dell’università Cattolica-Policlinico Gemelli di Roma. Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di mortalita’ nel mondo occidentale e colpiscono sia gli anziani che i giovani. Circa 1.000.000 di persone, in Italia, sono oggi affette da malattie del cuore e dell”apparato respiratorio. Molte malattie del cuore, se diagnosticate in tempo e prima che i sintomi diventino importanti, sono curabili e in alcuni casi guaribili; se invece sono trascurate o non diagnosticate, si rivelano essere in gran numero mortali o portatrici di grandi sofferenze e disabilita”.
Alle ”Domeniche del cuore” medici volontari del policlinico Gemelli, in particolare cardiologi e cardiochirurghi, volontari dell”associazione Dona la vita con il cuore eseguono gratuitamente visite cardiologiche, elettrocardiogramma, ecocardiogramma, doppler vascolare, consulto psicologico, consulto fisiatrico che sono alcune delle prestazioni specialistiche messe a disposizione. Queste visite e questi controlli si svolgono direttamente presso le strutture e i centri di accoglienza che ne fanno richiesta per i loro assistiti. Persone che vivono ai margini della societa’, che non hanno una copertura sanitaria (migranti, extracomunitari, disabili e sempre piu” italiani che vivono in condizioni di poverta’) oppure che non possono accedere alle cure per diversi motivi: per cause economiche, sociali o culturali. Le ”Domeniche del cuore” sono un’attivita’ svolta con continuita’ dal 2013, a cadenza mensile, un progetto di concreta solidarieta” a carattere sanitario a opera degli specialisti dell’area cardiovascolare (e non solo) del policlinico Gemelli. “Portare l”ospedale lungo le strade delle citta’, dove spesso si trovano i malati piu’ fragili, prima ancora di trasferirli, se necessario, in reparto, significa prendersi cura integralmente dei loro bisogni di salute. Vista la difficolta’ di poter realizzare questi ambulatori itineranti in luoghi non idonei, in assenza di spazi e attrezzature adeguate, l”associazione si e” dotata di un’unita’ mobile che permette al team di raggiungere coloro che ne hanno bisogno. Il camion del cuore e” una sala medica mobile dedicata ai pazienti che vivono nel disagio sociale e nella poverta’- spiega il professor Massetti- Ed e’ munita di tutte le attrezzature di cui i nostri specialisti hanno bisogno”. (Com/Acl/ Dire)
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