Durante un controllo antidoping, la fiala di acqua di rubinetto utilizzata come riferimento rispetto al campione analizzato, risulta positiva alla marijuana. Il campione testato, invece, risulta negativo. Accade nella piccola città di Hugo, in Colorado.
La misteriosa scoperta in poche ore ha fatto il giro del mondo. L’acqua della rete idrica pubblica risulta contaminata da THC, il principale ingrediente psicoattivo della marijuana. A darne notizia è il ‘Washington Post’.
Agli abitanti della piccola cittadina, circa 800 persone, è stato sconsigliato l’utilizzo dell’acqua. Solo per fare il bagno o per il bucato. Ma l’ingestione resta sconsigliata.
“Non ci sono state segnalazioni di problemi di salute legati all’acqua ‘da sballo’ di Hugo” fanno sapere gli investigatori. L’incidente viene gestito con “molta cautela”, come ha detto il capitano Michael Yowell dell’Ufficio dello sceriffo della Lincoln County. Risulta infatti che durante un controllo, uno dei pozzi della rete pubblica presentasse segni di effrazione.
I funzionari hanno già sigillato il pozzo incriminato, ma ci vorranno 48 ore per svuotare tutta l’acqua presente nei tubi. Nel frattempo la contea ha fornito acqua in bottiglia ai residenti.
Resta da capire chi e perché abbia contaminato l’acqua. E’ legale possedere piccole quantità di marijuana in Colorado. Ma a differenza di Denver e altri comuni vicini, a Hugo la legge non consente la vendita di marijuana. Né ci sono coltivazioni legali nelle vicinanze. In una dichiarazione, il Lincoln County Health Officer John Fox ha messo in guardia gli abitanti sui possibili sintomi di un “eccesso di marijuana”, tra cui allucinazioni, vomito, frequenza cardiaca elevata e paranoia. Ma, ha sottolineato, “ci vorrebbe più prodotto di quanto ognuno di noi potrebbe assumere attraverso l’acqua contaminata per poter subire un qualche effetto”.
Fonte Adnkronos