Uno dei principali problemi in ambito sanitario è costituito dalla comunicazione. La relazione individuale e l’informazione collettiva, se non ben condotte, possono portare a distorsioni nella relazione paziente-famiglia / èquipe sanitaria, come pure nella percezione sociale degli interventi mirati ad un guadagno o ad un recupero della salute.
Sono due ambiti diversi ma legati da un denominatore comune che è la comunicazione. Come comunicare? Cosa comunicare? A chi comunicare? In quale momento comunicare? Chi comunica? Come si può valutare la qualità della comunicazione appropriata? Quali le implicazioni etiche, giuridiche e legali?
L’ambito della comunicazione trova poco spazio nelle Scuole di Medicina. I medici e gli altri operatori della salute spesso sono impreparati ad affrontare la comunicazione in maniera consapevole e comprensibile. Manca una cultura della comunicazione troppo spesso relegata a informazione, ineccepibile nella sua componente tecnica ma lacunosa nella sua componente più umanistica.
Inoltre per una corretta informazione e comunicazione sociale in ambito scientifico e sanitario, i professionisti dei media potrebbero beneficiare del supporto dei professionisti della salute per rafforzare le loro conoscenze e gestire in modo appropriato i processi di comunicazione sociale.
L’importanza dell’argomento e il bisogno educazionale e formativo nel settore della comunicazione in sanità ha interessato l’Accademia delle Scienze di Medicina Palliativa (ASMEPA), ente da tempo promotore di eventi dedicati alle cure palliative e alle Medical Humanities. Questo Corso di Alta Formazione rientra in questo ambito formativo.
Di seguito una nota esplicativa del percorso didattico, caratterizzato da alcune peculiarità rispetto al percorso tradizionale dei CAF.
Il Corso di Alta Formazione in Comunicazione nelle Relazioni Cliniche e nel Contesto Sociale prevede 20 CFU per complessive 120 ore di lezione frontale, didattica alternativa e lavori di gruppo.
Il piano di studi è stato strutturato in due percorsi: clinico e divulgativo.
In particolare si prevede di svolgere un parte del percorso in comune (13 CFU, 78 ore), con l’obiettivo di definire le competenze di base utili per tutte le figure professionali, che riguardano gli aspetti più importanti della comunicazione in medicina. Nella restante parte del percorso la classe verrà divisa in due gruppi in funzione della professione: il percorso clinico (7 CFU, 42 ore) rivolto a professionisti sanitari, approfondirà, anche con l’ausilio di workshop, lavori di gruppo e simulazioni interattive di tecniche di comunicazione, gli aspetti legati alla comunicazione nell’équipe sanitaria e la comunicazione clinica difficile.
Mentre il percorso divulgativo (7 CFU, 42 ore), aperto a tutte le altre figure professionali, avrà l’obiettivo di approfondire gli aspetti legati al ruolo dei media ed alle responsabilità cliniche, mediche e sociali nella divulgazione nel suo complesso.
La tabella di seguito riassume schematicamente il piano di studi e la struttura dei percorsi
La strutturazione in due differenti percorsi è stata necessaria per definire alcune competenze specifiche di riferimento delle due macro categorie professionali identificate come target del corso (sanitarie e non sanitarie).
Verrà data comunicazione del Progetto di CAF alla Giunta dei Dipartimenti maggiormente interessati ai contenuti, in particolare il Dipartimento di Filosofia e Comunicazione e il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali.
A cura del Prof. Guido Biasco
Sede di Bologna, Anno Accademico 2015-2016
Scadenza bando 26 Gennaio 2016
Immatricolazioni dal 7 marzo 2016 al 21 marzo 2016
Bando: link
Cartolina link
Introduzione al Corso link
Info e iscrizioni: link
