Sensazionale scoperta negli USA: con un ‘bypass neurale’, fatto di un chip impiantato in testa e di un sistema hi-tech in grado di connettere il cervello ai muscoli, gli scienziati sono riusciti ad aggirare la lesione che aveva spezzato questo legame e a ripristinare il controllo degli arti.
L’impresa, raccontata in uno studio pubblicato su ‘Nature’, ha permesso ad un 24enne – con gambe e braccia paralizzate a causa della lesione del midollo spinale superiore – di muovere alcune dita, la mano ed il polso.
I ricercatori Chad Bouton (Feinstein Institute for Medical Research, Manhasset, New York), Nick Annetta (Battelle Memorial Institute, Columbus, Ohio), Ali Rezai (Ohio State University, Columbus), e colleghi, ci lavoravano da tempo.
Il ritorno al movimento della mano è stato possibile grazie ad un microelettrodo collocato nella corteccia motoria e utilizzando algoritmi di apprendimento automatico per decodificare l’attività neuronale e controllare l’attivazione dei muscoli dell’avambraccio attraverso un sistema di stimolazione elettrica neuromuscolare.
Dopo l’impianto, il giovane ha affrontato 3 sedute a settimana per 15 mesi per poter usare il sistema elettronico di bypass neurale, che gli ha permesso di articolare un singolo dito e di compiere 6 diversi movimenti del polso e della mano. Ma soprattutto, spiegano gli scienziati, il paziente è stato in grado di completare compiti funzionali alla vita quotidiana, come appunto afferrare una bottiglia, versarne il contenuto in un barattolo e utilizzare un bastoncino per mescolare.
Anche se ulteriori miglioramenti di queste tecnologie sono necessari per far sì che i risultati ottenuti siano più ampiamente applicabili, gli autori si dicono convinti che questo lavoro farà avanzare la tecnologia delle ‘neuroprotesi’ dedicate a persone che convivono con gli effetti di una paralisi.
Fonte: Adnkronos