La celiachia e’ un’infiammazione cronica dell’intestino tenue, scatenata dall’ingestione di glutine in soggetti geneticamente predisposti. In Italia interessa circa 600mila persone, ma la sua diagnosi e’ ancora fortemente sottostimata: nel nostro Paese, infatti, si stima che a fronte dei circa 175mila pazienti diagnosticati a oggi, ci siano oltre 400mila persone che non sanno ancora di essere celiache. Questo significa che meno del 30% dei celiaci e’ diagnosticato, mentre gli altri mettono a rischio ogni giorno la loro salute, esponendosi a gravissime complicanze, che minano la salute dei pazienti e gravano fortemente sulla spesa sanitaria pubblica.
È quanto emerso oggi a Roma in occasione del convegno ”Allergie, intolleranze e celiachia: tra verita” scientifiche e falsi miti”, organizzato dal”Aic (Associazione italiana Celiachia) e dal Siste (Societa’ italiana di scienza applicate alle piante officinali e ai prodotti per la salute), in collaborazione con l’Istituto superiore di sanita’, che si e’ svolto presso l’Iss.
“La diagnosi di celiachia- ha spiegato Giuseppe Di Fabio, presidente Aic- oltre che un dovere verso la salute dei pazienti, e’ un’importante operazione di prevenzione e di contenimento della spesa sanitaria, perche’ il celiaco non diagnosticato, oppure con diagnosi tardiva, manifesta gravi complicanze che compromettono la qualita’ della vita e costringono a frequenti ricorsi a cure mediche che gravano sulla collettivita’. In media sono richiesti ancora 6 anni dall”inizio dei sintomi per arrivare ad una diagnosi, sprecando cosi’ denaro pubblico con esami inutili e costosi e ritardando l’inizio della terapia”
La celiachia non diagnosticata, intanto, puo’ portare a problematiche quali fratture spontanee ripetute in uomini e donne, aborti spontanei ripetuti, infertilita’, disturbi della gravidanza, carenza di ferro o anemia, fino a complicanze drammatiche tra cui il linfoma intestinale. “Per questo- ha proseguito Di Fabio- e’ importante ridurre il tempo di diagnosi e quello dei celiaci non diagnosticati.
In questo senso pazienti e professionisti sanitari hanno un ruolo fondamentale nel riconoscere la malattia nelle sue piu’ svariate forme e noi, come associazione, sensibilizziamo loro con linee guida e materiale informativo. Inoltre, sosteniamo la migliore ricerca scientifica sulla celiachia in Italia: la Fondazione Celiachia in tre anni ha finanziato 10 progetti di ricerca- ha concluso il presidente Aic- per un totale di 1.500.000 euro con bandi di ricerca annuale”. (Cds/Dire)
Foto in copertina: http://www.aicveneto.it