Meno di una donna su tre si fa ricostruire il seno dopo un tumore, rinunciando così a una parte della propria femminilità e, dunque, anche del proprio benessere. La hall del Policlinico Gemelli di Roma è stata trasformata in una passerella di alta moda, per sensibilizzare il tema. Venticinque donne che si sono sottoposte a una ricostruzione del seno dopo un cancro, sono state le modelle che hanno sfilato con gli abiti dello stilista Gianfranco Venturi. L’evento ha celebrato il BRAday 2016, ovvero la Giornata internazionale per la Consapevolezza sulla Ricostruzione Mammaria.
Marzia Salgarello, presidente della Beautiful After Breast Cancer Italia Onlus, ha dichirato che la ricostruzione del seno, oggi è parte integrante della cura delle neoplasie mammarie. Solo una percentuale minore delle donne sottoposte a mastectomia effettua la ricostruzione (circa il 30%). L’obiettivo è informare chi affronta la malattia che la ricostruzione rientra nei servizi di Sistema Sanitario Nazionale e può essere effettuata anche in sede operatoria durante l’asportazione del tumore. Aggiunge anche che l’intervento è chirurgia ricostruttiva, non estetica, è un diritto per le pazienti e un dovere farlo sapere, perché possano così ricostruire anche la loro vita.
Di Carlotta Pasquali
FONTE ANSA