“I dati del rapporto Osserva Salute 2015, uniti a quelli sull’impennata della mortalita’ nel nostro paese, che riportano l’Italia ai livelli del secondo conflitto mondiale, ci inducono a fare alcune riflessioni.
L’aspettativa di vita e’ in diminuzione, aumentano, invece, i tumori, con una spesa per la prevenzione pari al 4,1% del budget sanitario nazionale che ci colloca agli ultimi posti in Europa: spendiamo poco in prevenzione e tanto per curare malattie ad uno stadio in cui le terapie a disposizione sono poco efficaci. Troppo poca l’attenzione all’igiene alimentare, all’ambiente e, in generale, alla prevenzione su fumo ed alcol.
Colpisce la diseguaglianza tra Nord e Sud, con i cittadini di Campania e Sicilia che vivono mediamente quattro anni meno rispetto ai cittadini del Nord. Emerge un quadro di scarsa efficienza, con ventuno sistemi sanitari differenti poco coordinati tra loro che, evidentemente, ancora pongono poca attenzione alla cura di ambiente e territorio ed alla prevenzione. Sarebbe auspicabile una riflessione su questi dati e sulle cifre da destinare alla nostra salute, coinvolgendo le societa’ scientifiche accreditate per riportare l”aspettative e la qualita’ della vita a standard migliori”. Cosi’ in un comunicato il presidente dell”Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani (Acoi) Diego Piazza. (Fonte: Dire)
Foto in copertina: Diego Piazza, Presidente Acoi (fonte)