Maggior parte non assume corretti quantitativi frutta e verdura (DIRE – Notiziario settimanale Sanita’)
Roma, 30 nov. – Gli italiani non assumono i corretti quantitativi di frutta, verdura, latte e pesce. Solo due connazionali su 10 consumano correttamente i latticini, mentre tre persone su 10 non mangiano il giusto quantitativo di uova. Anche il pesce risulta essere un grande assente dalle tavole degli italiani, a consumarne il corretto quantitativo settimanale e’ solo un italiano su tre, come anche per la frutta a guscio, di cui solo uno su due ne mangia i quantitativi raccomandati. Sono questi i principali risultati emersi dal test della Piramide alimentare di Curarelasalute.com, campagna che nasce con lo scopo di sensibilizzare la popolazione sull’importanza di prendersi attivamente cura di se’, partendo dall”alimentazione e da uno stile di vita sano.
Il sondaggio, realizzato con il patrocinio della Societa’ italiana di Medicina generale e delle Cure primarie, riportato sul sito della cooperativa Osa, e’ stato presentato al 33esimo Congresso nazionale della Societa’ scientifica, appuntamento di confronto tra i professionisti che tutti i giorni sono chiamati a prendersi cura della salute dei cittadini, all’interno della sessione ”Collaborazione tra Farmacia Territoriale e Medicina Generale: i progetti Simg”. Dalla rilevazione risulta che: solo due italiani su 10 consumano il giusto quantitativo di frutta e solo tre su 10 quello corretto di verdura, nonostante pensino di mangiare adeguatamente questi alimenti, di cui le pozioni raccomandate giornaliere sono tra le quattro e le cinque.
“A fronte di questi dati, che ci confermano quanto le abitudini alimentari diffuse nella maggior parte della popolazione, siano scorrette, il medico di famiglia e’ chiamato a consolidare il proprio ruolo di counselling al paziente su una corretta e sana alimentazione, considerata fondamentale per il benessere e la salute- spiega il dottor Claudio Cricelli, presidente della Simg- Infatti i professionisti che erogano assistenza sanitaria nell’ambito delle cure primarie sono chiamati, da un lato, a monitorare le abitudini dietetiche ed evidenziare possibili carenze nutrizionali e, dall”altro, a fornire consigli e indicazioni su alimentazione varia ed equilibrata, importanza dell’attivita’ fisica ed eventuale necessita’ di integrazione alimentare, suggerendo le soluzioni piu’ appropriate. (Wel/ Dire)