Grazie a una videochiamata, un interprete Lis fornisce il servizio tramite un tablet, garantendo la comunicazione tra medico e paziente. Disponibile anche con i pazienti sordi di nazionalita’ straniera (RED.SOC.)
L’ospedale di Jesolo parla anche con chi non sente: da qualche giorno infatti l’Ulss10 ha abbattuto l’ultima barriera linguistica tra pazienti e operatori sanitari. Il tutto mediante l’attivazione, presso il pronto soccorso, di “Veasyt Live! “, un servizio di video-interpretariato professionale online di lingua dei segni.
Ecco come funziona: all’arrivo del paziente sordo, rilevata la necessita’ di comunicare in lingua dei segni, il personale dell’accettazione si collega in videochiamata con un interprete Lis il quale garantisce in tempo reale la comunicazione tra paziente sordo e medico. In questo modo, nel giro di pochi secondi, utente e personale medico hanno la possibilita’ di comunicare, grazie alla mediazione dell’interprete, che peraltro e’ in grado di supportare la conversazione anche con utenti sordi di nazionalita’ straniera.
A curare il servizio e’ VEASYT srl, spin-off dell’Universita’ Ca’ Foscari di Venezia, nato nel 2012 per valorizzare le competenze del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati, ora una realta’ di eccellenza in Italia. La novita’ e’ attiva tutti i giorni sino a fine estate, nei punti di primo intervento di Caorle e di Bibione e nel pronto soccorso di Jesolo. Terminata l”estate, il servizio di video-interpretariato in lingua dei segni continuera’ all’ospedale di Jesolo e verra’ attivato anche nei pronto soccorso ospedalieri di San Dona’ e di Portogruaro. (www.redattoresociale.it)