Un trapianto di cuore eseguito l’8 luglio e uno il 19. In mezzo altri sei trapianti di organo che hanno cambiato la vita a sette pazienti in lista di attesa. È il frutto dell’intensa attivita’ trapiantologica effettuata in poco piu’ di 10 giorni dai medici dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesu’.
Si tratta di numeri eccezionalmente alti anche per una struttura come il Bambino Gesu’ che e’ l’unico ospedale pediatrico europeo dove si effettua ogni tipo di trapianto oggi esistente: 326 solo nel 2015. L”8 luglio scorso sono stati eseguiti un trapianto di cuore e uno di rene da vivente nella stessa giornata. La piccola trapiantata di cuore era stata trattata con l’impianto di un berlin hearth come soluzione ponte in attesa del cuore compatibile. Tra il 9 e il 14 luglio sono stati trapiantati due reni in altrettanti pazienti, mentre nella giornata del 16 si sono concentrati un trapianto di polmone e uno di fegato. Il trapianto di fegato e’ stato realizzato in una piccola bambina (sette mesi di eta’) proveniente dalla Grecia, affetta da atresia delle vie biliari, in lista di attesa da circa un mese. È stato utilizzato- con tecnica di split liver- un fegato parziale prelevato da donatore cadavere. Si e’ trattato di un intervento particolarmente complesso, durato circa 10 ore, a causa delle piccole dimensioni della bambina (circa 6 chili di peso), delle sue condizioni cliniche molto gravi (era ricoverata in terapia intensiva prima del trapianto) e del fatto che era gia’ stata in precedenza sottoposta ad altri interventi chirurgici. Dallo stesso donatore sono stati prelevati anche i polmoni, trapiantati al Bambino Gesu’ su un ragazzo affetto da fibrosi cistica. Era in lista di attesa da quattro anni. Il 17 giugno e” stato invece eseguito un trapianto combinato di fegato e rene in una bambina di nove anni affetta da una patologia metabolica (iperossaluria) che aveva danneggiato irreversibilmente i suoi reni (con necessita’ di dialisi).
È stato necessario, oltre al trapianto di rene, anche quello del fegato, organo in cui risiede il difetto metabolico. La complessita’ dell”intervento, che e’ durato circa 16 ore, deriva dalle diverse procedure chirurgiche che sono state realizzate in sequenza: trapianto di fegato, rimozione dei reni malati, trapianto di rene, prima e durante i quali e” stato necessario ricorrere anche al trattamento dialitico. Il 19 di questo mese, infine, sono stati trapiantati due pazienti: un ragazzo di 19 anni e 35 chili di peso, in attesa del cuore da due anni e portatore di cardiopatia congenita; una bambina di appena due anni e 11 chili di peso, che era in attesa di un rene compatibile. “Per poter eseguire cosi’ tante operazioni complesse in un lasso di tempo piuttosto ristretto e’ stato necessario un eccezionale sforzo organizzativo e di lavoro che ha coinvolto- oltre alle equipe di altri centri- i coordinatori trapianti, gli anestesisti, il personale di sala operatoria, i rianimatori, gli epato-gastroenterologi, i nefrologi, radiologi, i servizi diagnostici, i chirurghi urologi, i cardiologi, i cardiochirurghi, i chirurghi dell”unita” dei Trapianti addominali, la chirurgia epatobiliopancratica”, spiega il direttore sanitario dell”Ospedale Pediatrico Bambino Gesu”, Massimiliano Raponi. (Wel/ Dire)