Può l’alta cucina entrare in corsia e scalzare la minestrina da ospedale senza far saltare il banco delle calorie? E’ la missione in cui si sono lanciati un pool di giovani chef creativi affiancati dai nutrizionisti del Gruppo ospedaliero San Donato. La location in cui avverrà la fusione fra piatti da gourmet e salute è una casa di cura in centro a Milano, La Madonnina, dove ha aperto le porte – a tutti, non solo ai frequentatori della clinica – il primo Eat Restaurant, nato dalla collaborazione tra gli chef dell’associazione JRE – Jeunes Restaurateurs d’Europe e i nutrizionisti del Gruppo ospedaliero San Donato.
A presentare l’iniziativa, il suo ideatore Paolo Rotelli, presidente del Gruppo ospedaliero San Donato (GSD), insieme a Gilda Gastaldi fondatrice del progetto EAT e ad Andrea Sarri, presidente ad interim dei Jeunes Restaurateurs d’Europe.
EAT Restaurant apre le porte a tutti coloro che vorranno vivere un’esperienza culinaria che coniuga il piacere del palato e la salute dell’organismo, la creatività dei Jeunes Restaurateurs d’Europe e le linee guida dei nutrizionisti di EAT Alimentazione Sostenibile.
A partire da aprile, ogni mese il menù proposto da EAT Restaurant sarà curato da un giovane chef che privilegerà l’utilizzo di ingredienti naturali e stagionali, abbinati magistralmente a sistemi di cottura rispettosi delle materie prime e capaci di restituire autenticità ai sapori.
“Benessere e creatività sono i principi che stanno alla base di questa iniziativa per promuovere, anche attraverso il piacere della tavola, l’idea di prevenzione del GSD” – afferma Paolo Rotelli. “Vogliamo uscire dalle mura ospedaliere e «contaminare» in modo sostenibile gli ambienti che ci circondano. EAT Restaurant è il nostro primo esperimento di ristorazione aperto a tutti, presso il rinnovato ristorante de La Madonnina, una location nel cuore della città alla quale i milanesi sono legati da più 50 anni”.
“L’associazione dei JRE, che da sempre mostra attenzione alla cucina come autentico veicolo di benessere a tutto tondo, ha aderito con entusiasmo e orgoglio a questa importante e innovativa attività, capitanata da un gruppo così solido come il GSD, e che permette di veicolare ancor meglio il messaggio che «buono è sano»” conclude Andrea Sarri.
EAT Restaurant rappresenta il lato più “saporito” del progetto EAT, attraverso il quale il Gruppo ospedaliero San Donato dal 2009 promuove la prevenzione, divulgando i principi della buona e sana alimentazione “contaminando” gli ambienti che ci circondano e in cui viviamo ogni giorno: scuole, uffici, strade e locali, per liberarli dalla presenza di junk food.
Sono già disponibili in tutti i 18 ospedali del GSD e in molte aziende pubbliche e private di Milano e della Lombardia, i distributori della salute, che propongono snack e bevande salutari realizzati con prodotti stagionali a chilometro zero.
Sul sito www.progetto-eat.it, è possibile leggere e scaricare le ricette consigliate da EAT e le pubblicazioni realizzate per chi si trova a vivere situazioni cliniche particolari, per le quali la nutrizione assume un ruolo fondamentale.
Fonte: AdnKronos