Organizzato dai Collegi IPASVI dell’Emilia Romagna, stamattina, all’interno dell’annuale appuntamento di Exposanità si è svolto il Convegno:
“Professionisti Sanitari e Social Networks. Implicazioni giuridiche, professionali e deontologiche”.
Un seminario voluto dai Collegi dell’Emilia Romagna per approfondire il tema legato ai nuovi mezzi di comunicazione ed in particolare alle relazioni ed alle interazioni che prendono vita all’interno dei Social Network.
Interazioni e scambi che lasciano spesso la dimensione privata a scapito di quella professionale, con ripercussioni notevoli sull’obbligo di riservatezza dell’infermiere durante l’attività lavorativa, sul rispetto della privacy dei pazienti, sulla tutela del decoro e della dignità professionale. Tanti gli spunti, le riflessioni, le considerazioni emerse.
Dalle infinite opportunità offerte da internet e dai miliardi di scambi comunicativi atti a soddisfare quel “bisogno di comunicazione digitale” alla necessità di proteggere l’esclusivo e delicato rapporto tra infermiere e paziente.
Forti perplessità sono emerse di fronte alle immagini di infermieri in corsia, prese in prestito dal variopinto e sfaccettato mondo dei Social Network, in grado di mettere in discussione i tanti sforzi fatti a sostegno del decoro professionale, a tutela della privacy del paziente e dell’obbligo di riservatezza che ogni professionista dovrebbe avere nei confronti dell’Azienda in cui lavora.
Immagini che ogni utente, forse inconsapevolmente, affida alla propria bacheca virtuale “a proprio rischio e pericolo” – come evidenziato dall’avv. Giuseppe Croari prendendo a riferimento il contratto di sottoscrizione del proprio account personale su Facebook.
Tali immagini, oltre ad essere oggetto di provvedimenti sanzionatori del Garante della Privacy vengono “donate” al gestore del Social network cedendo dei diritti utilizzabili in tutto il mondo, anche a scopo commerciale o promozionale, cedibili a soggetti terzi per un tempo illimitato.
Le conclusioni evidenziano le opportune attenzioni che ogni utente deve avere nella gestione delle proprie interazioni virtuali:
– riguardi nei confronti della persona assistita, garantendo la privacy nei confronti di tutte le informazioni che lo riguardano (comprese ovviamente le immagini);
– riguardi nei confronti dei colleghi e degli altri professionisti, tutelando il decoro e l’immagine professionale;
– riguardi nei confronti dell’organizzazione, conoscendo ed applicando i regolamenti aziendali.
Un ringraziamento particolare ai Relatori ed alle colleghe Silvia Cavina, Carlotta Pasquali ed Elisabetta Zaniboni che hanno contribuito all’organizzazione dell’evento.