Oltre 420 milioni di diabetici in tutto il mondo. Un vero e proprio esercito in “drammatico aumento” per l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Sono infatti quadruplicati rispetto ai 108 milioni del 1980. E la maggior parte di questi pazienti vive nei Paesi in via di sviluppo.
E’ il quadro tracciato dal primo Report globale dell’Organizzazione mondiale della sanità sulla ‘malattia del sangue dolce’, diffuso ieri alla vigilia del ‘World Health Day 2016‘ (7 aprile). In occasione della giornata istituita per celebrare la nascita dell’Oms, nel lontano 1948, l’agenzia Onu per la sanità lancia una chiamata alle armi proprio per arginare ‘l’epidemia’ di diabete, rafforzando la prevenzione e migliorando l’assistenza ai malati.
Sotto accusa l’obesità e il sovrappeso, da contrastare con ogni mezzo – evidenzia l’ente ginevrino – per frenare la corsa della malattia. “Se vogliamo fare passi avanti dobbiamo ripensare la nostra vita quotidiana: mangiare in modo sano, essere fisicamente attivi ed evitare l’aumento di peso eccessivo”, afferma Margaret Chan, direttore generale dell’Oms all’Adnkronos. “Anche nei contesti più poveri, i governi devono garantire che le persone siano in grado di fare scelte sane e che i sistemi sanitari siano in grado di diagnosticare e trattare le persone con diabete”.
La crescita del numero dei diabetici è costante e in tutte le regioni del mondo. Una malattia che è causa di oltre 1 milione e mezzo di morti solo nel 2012. A cui vanno aggiunti altri due milioni di decessi provocati dagli effetti secondari del diabete su altre patologie (come ad esempio quelle cardiovascolari).
Gran parte di queste patologie (quasi il 50%) sarebbero prevenibili adottando politiche in grado di creare le condizioni favorevoli a stili di vita sani, e in grado di favorire una migliore diagnosi e trattamento della malattia.
In Italia – in base ai dati ISTAT 2013 – oltre 3 milioni di persone presentano la malattia, con un trend crescente nell’ultimo decennio. La prevalenza aumenta al crescere dell’età fino ad un valore di circa il 20% nelle persone con età superiore a 75 anni. Inoltre, secondo i dati dell’Osservatorio epidemiologico cardiovascolare (Health Examination Survey 2008-2012), tra le persone di età compresa tra 35 e 69 anni circa il 3% (2% delle donne e 4% degli uomini) ha il diabete ma non lo sa.
Fonte: Adnkronos