Il sistema sanitario dell’Emilia-Romagna attraverso i dati di attività, la spesa, le strutture al 31 dicembre 2014.
Questo propone l’annuale rapporto realizzato dalla Regione, giunto alla 13ma edizione, disponibile come file in questo sito e nella versione cartacea nei prossimi giorni.
Ne emerge un Servizio sanitario che conferma solidità, sia per quanto riguarda la qualità dell’assistenza che dal punto di vista finanziario. E che, in un contesto storico e macroeconomico particolarmente delicato, è proiettato nel futuro, mantenendo le sue peculiarità e i suoi principi (universalismo, equità) e coniugando sostenibilità e qualità attraverso innovazione (clinica e organizzativa) e una più concreta integrazione tra servizi e competenze.
Dalla carta di identità delle Aziende sanitarie e dai dati sulla popolazione all’andamento della spesa sanitaria e sociosanitaria e farmaceutica, dalle prestazioni dell’assistenza ospedaliera (posti letto, ricoveri, attrazione extraregionale, tempi di attesa, pronto soccorso) alle prestazioni della specialistica ambulatoriale (visite ed esami) la pubblicazione fornisce informazioni e dati e propone chiavi di lettura attraverso grafici e tabelle.
Nelle 46 pagine sono affrontati i temi dell’assistenza in gravidanza e in tutto il percorso nascita (con l’attività dei Consultori familiari), dell’assistenza domiciliare, della salute mentale (adulti e minori) e delle dipendenze. Il punto inoltre sui programmi di screening, sulla rete regionale per la donazione e il trapianto di organi e tessuti, sul sistema regionale per le donazioni di sangue, sulla vigilanza nei luoghi di lavoro, su tutta la filiera alimentare, sulle vaccinazioni.
I dati 2014 del Servizio sanitario regionale
Nel 2014 la spesa del Servizio sanitario regionale è stata di 8,6 miliardi di euro. La spesa pro-capite è stata di 1.940,61 euro. Continuano a diminuire i tempi medi di pagamento ai fornitori della sanità:
nel 2014 i fornitori di beni e servizi in appalto sono stati pagati in media entro i 74 giorni. Nell’arco di quattro anni la riduzione è stata del 75%. La spesa farmaceutica territoriale (la parte più rilevante della spesa farmaceutica) ha confermato il calo degli ultimi anni: -1,4% rispetto all’anno precedente.
Sempre di alto livello e sopra la media nazionale i risultati dei programmi di screening per la prevenzione dei tumori (mammella, collo dell’utero, colon-retto) sia per l’adesione ai test da parte delle persone invitate dalle Aziende sanitarie, sia per la capacità di arrivare precocemente alla diagnosi, aumentando le possibilità di guarigione.
Le coperture delle vaccinazioni, invece, mostrano un trend di flessione negli ultimi anni, in linea con quanto accade a livello nazionale. La Regione Emilia-Romagna ha sempre posto impegno e rigore nel portare avanti i programmi di vaccinazione, basati su prove di efficacia e di dimostrata sicurezza: questo ha permesso di garantire un’offerta vaccinale ampia e organizzata, molto importante anche per contrastare le disuguaglianze nella prevenzione delle malattie.
L’attività di vigilanza per la sicurezza nei luoghi di lavoro si conferma in Emilia-Romagna superiore alla media nazionale: nel 2014 la media dei controlli delle Aziende Usl ha riguardato il 10,2% delle imprese sul territorio ( lo standard nazionale è al 5%).
Prosegue lo sviluppo in tutta la regione delle Case della Salute: sono 72 le strutture già operative.
Aumentano le persone in assistenza domiciliare: 102.947nel 2014, rispetto alle 102.531 del 2013. E aumentano i posti residenziali e semiresidenziali convenzionati per l’assistenza a persone anziane, con disabilità, con disagio psichico, con dipendenze patologiche: 30.475 nel 2014 (erano 30.057 nel 2013).
Cresce il numero di persone adulte e di minori seguiti dai servizi di salute mentale: 78.605 gli adulti nel 2014 (erano 78.111 nel 2013), 50.734 i minori (48.578). Sono in aumento anche le persone seguite dai SerT: 29.703 nel 2014 (erano 29.217 nel 2013).
La rete dei servizi per le demenze senili è composta oggi da 61 Centri delle Aziende Usl e ospedaliere (erano 56 nel 2013). Sono state 11.513 le nuove diagnosi nel 2014 e si stimano complessivamente circa 70mila persone malate.
Nel 2014 confermata la diminuzione del tasso di ospedalizzazione – sceso a 122,3 ricoveri ordinari e a 35,6 ricoveri in day hospital ogni 1.000 abitanti: il dato nel complesso (157,9 per mille) per il primo anno è al di sotto del valore preso a riferimento a livello nazionale (160 per mille).
Nel 2014 la Regione Emilia-Romagna ha completato il percorso di accreditamento delle strutture trasfusionali e delle unità di raccolta del sangue, contribuendo così ad incrementare il livello di qualità e sicurezza della rete trasfusionale regionale.
Il Rapporto
Fonte: sito web SSR Emilia Romagna