Dal 18 gennaio 2016, cambiano i requisiti linguistici necessari per lavorare in Inghilterra.
Riunitosi oggi, il consiglio della NMC (Nursing and Midwifery Council, il Registro Nazionale britannico degli infermieri) ha approvato la policy e l’orientamento per le nuove regole, che entreranno in vigore il prossimo anno.
Da gennaio 2016, gli Infermieri provenienti dai Paesi dello Spazio Economico Europeo – che comprende l’Unione Europea e la Scandinavia – per lavorare in Inghilterra debbono dimostrare la competenza linguistica inglese. Queste prove comprendono:
- il superamento dello IELTS negli ultimi due anni (l’International English Lenguage Test System e’ un test internazionale standard per la lingua inglese)
- oppure lo svolgimento di un corso con almeno il 75% di interazione clinica in inglese
- oppure aver lavorato per due anni in un paese anglofono che prevede la valutazione linguistica per la registrazione all’ordine.
Il candidato che non può dimostrare la propria competenza, deve superare il test IELTS, con un minimo di 7.0 in ciascuna delle quattro aree di lettura, scrittura, ascolto e conversazione.
Il Consiglio ha inoltre deciso che gli infermieri iscritti al Registro della NMC, che subiscono una segnalazione per la mancata conoscenza della lingua inglese, potrebbero, in futuro, essere soggetti a verifica di idoneità nella pratica delle procedure.
Con i cambiamenti approvati, le regole si uniformano a quelle previste per i Paesi extraeuropei.
Le nuove regole hanno suscitato un acceso dibattito interno alla NMC
In una consultazione sulla modalità di attuazione delle nuove regole, quasi il 40% dei 723 dichiaranti, ha affermato di non essere d’accordo con le tipologie di prove previste. La maggior parte degli intervistati sui piani della NMC per i controlli di lingua inglese, ha espresso dubbi sull’uso dello IELTS, affermando che questo esame valuta solo la conoscenza accademica della lingua inglese e non dimostra la competenza in ambito clinico.
Qualcuno ha sostenuto anche che il punteggio minimo richiesto di 7.0 fosse un punteggio troppo alto.
Nel corso della riunione del consiglio NMC di oggi, il membro del consiglio Stephen Thornton ha sottolineato che c’è stata una mancanza di supporto della NMC sulle modalità di attuazione dei controlli della lingua. “Sono lieto però che, nonostante ciò, ci accingiamo ad andare avanti su questo, nella speranza di poterlo sostenere, a tutela della popolazione e dei pazienti”.
Jackie Smith (Chief Executive NMC) ha aggiunto: “La corretta conoscenza della lingua protegge i pazienti. E questo è il nostro lavoro”.
Quando un membro del consiglio ha chiesto di valutare il potenziale impatto negativo che avrebbe avuto l’introduzione del test , Alison Sansome, Director of Registration NMC, ha ammesso che quando il General Medical Council ha introdotto il test IELTS nel 2014 per i medici, è stato riscontrato un elevato tasso di fallimento delle prove iniziali. Ma, ha aggiunto, rimane di fondamentale importanza garantire una migliore preparazione iniziale dei candidati.
Nel frattempo, Jon Billings, Director of Strategy NMC ha detto che la scelta dello IELTS era fondata, facendo notare che era già utilizzato da altre autorità di regolamentazione del settore sanitario. Lo chief executive Jackie Smith ha aggiunto che sarà monitorato il numero di candidati che falliranno il test di lingua. “E’ importante che mettiamo a disposizione del Consiglio le informazioni sul numero di candidati comunitari che non riescono a superare i test di lingua inglese, in modo da poter comprendere le implicazioni in materia di flusso di nuovi candidati al nostro registro”.
Autore articolo: dr. Antonio Torella, Infermiere
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