Oggi si celebra la Giornata mondiale di lotta contro l’Aids, istituita per la prima volta nel 1988 per volontà dell’Organizzazione mondiale della sanità.
Il Centro Operativo Aids (Coa) dell’Istituto superiore di Sanità (Iss) ha pubblicato un fascicolo del Notiziario annuale dedicato all’aggiornamento dei due flussi di sorveglianza: quello delle nuove diagnosi di Hiv e quello dei casi di Aids.
Nel 2014, in Italia, oltre 3.500 persone hanno scoperto di essere sieropositive: un’incidenza pari a 6,1 nuovi casi di sieropositività ogni cento mila residenti. Tuttavia, dati alla mano, non ci sarebbero particolari variazioni rispetto ai tre anni precedenti: il nostro Paese resta al dodic esimo posto fra quelli monitorati dalla Ue; le regioni che hanno mostrato un’incidenza più alta sono state il Lazio, la Lombardia e l’Emilia. Il virus colpisce prevalentemente gli uomini che rappresentano il 79,6% dei casi (mentre continua a diminuire l’incidenza delle nuove diagnosi nelle donne); l’età media è di 39 anni (per le donne, 36) e la fascia di età maggiormente colpita è quella tra i 25 ed i 29 anni. Fra i motivi, anzitutto i rapporti sessuali senza preservativo (l’84,1% di tutte le segnalazioni; maschi che fanno sesso con maschi: 40,9%; eterosessuali maschi: 26,3%; eterosessuali femmine 16,9%).
Il 27,1% degli Hiv positive è straniero: le incidenze più elevate tra stranieri sono state osservate nel Lazio, in Campania, in Sicilia e in Molise. Tuttavia, a fronte dei 858 nuovi casi di Aids nel 2014, i decessi diminuiscono, grazie alla ricerca ed alle terapie che tengono a bada il virus. Il problema resta quello della prevenzione: si parla sempre meno sia di Hiv che di tutte le altre infezioni sessualmente trasmissibili. Il 26,4% delle persone ha eseguito il test Hiv per la presenza di sintomi Hiv-correlati; il 21,6% in seguito a un comportamento a rischio non specificato e il 10% nel corso di accertamenti per un’altra patologia.
In occasione di questa Giornata, il Servizio di counselling “Telefono Verde Aids e Infezioni Sessualmente Trasmesse – 800861061” dell’Unità Operativa Ricerca psicosocio-comportamentale, Comunicazione, Formazione dell’Iss, sarà attivo dalle 10 alle 18 (è prevista anche la presenza di un legale che risponderà dalle 14 alle 18); è anonimo e gratuito (anche dai cellulari). Gli esperti risponderanno in italiano, inglese e francese e potranno essere raggiunti attraverso il contatto Skypeuniticontrolaids anche da chi vive all’estero.
Fonte: www.ipasvi.it