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Da marzo 2016 chi non disdice la visita pagherà lo stesso il ticket

Da marzo 2016 chi non disdice la visita pagherà lo stesso il ticket

Da marzo 2016 chi non disdice la visita pagherà lo stesso il ticket
| domenica 13 Dicembre 2015

Nella Regione Emilia Romagna migliorano i dati sulle liste d’attesa per esami e visite in sanità, ma per consolidare il risultato la Regione introduce il ticket sulla visita non annullata in tempo. Dall’1 marzo 2016 chi non si presenterà senza aver disdetto (il termine per farlo, qualche giorno prima dell’appuntamento, sara’ indicato sull’impegnativa) dovrà pagare lo stesso il ticket previsto, per un massimo di 36,15 euro, anche se avrebbe diritto all’esenzione per reddito, patologia e invalidità.

Per abituare i cittadini dell’Emilia-Romagna al nuovo regime, a giorni partirà una campagna informativa ad hoc.

L’obiettivo è abbattere la quota di «evasione» che per alcune prestazioni arriva al 15-20% dell’intera offerta del servizio sanitario. «Se prenotare è un diritto, presentarsi è un dovere. Questa sarà una delle cose più apprezzate dai cittadini perché è una questione di giustizia», ha scandito il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, illustrando la novità in conferenza stampa. «Le persone devono pensare che se non si presentano tolgono il diritto a qualcun altro che ne avrebbe avuto lo stesso bisogno. È una questione anche etica che i cittadini capiscono benissimo e che hanno appoggiato dal primo momento in cui l’abbiamo proposta.

 

I tempi di attesa

A quattro mesi dall’avvio del Piano per la riduzione delle liste di attesa, i dati dell’Ausl di Bologna dicono che «il 98% delle prenotazioni è garantito nei tempi fissati dalla Regione, 30 giorni dalla richiesta per le prime visite e 60 per le prestazioni di diagnostica strumentale».

Dunque «obiettivo raggiunto, anzi ampiamente superato», sottolinea l’Ausl in una nota. Nel dettaglio, su 42 prestazioni di primo livello, 40 sono assicurate oggi entro i tempi stabiliti in percentuale superiore al 90%, mentre solo due (visita ginecologica e pneumologica) si attestano su valori molto prossimi, all’85% e all’86%. Alla fine di luglio, al varo del Piano delle Aziende sanitarie bolognesi, le prestazioni garantite entro i tempi erano 21. «Un risultato importante, anche in relazione alla dimensione rilevante dell’offerta di specialistica e diagnostica garantita dalle Aziende sanitarie cittadine- continua la nota- con un volume di circa 10.000 prenotazioni per settimana». In questi primi quattro mesi di attività «il Piano si è concentrato soprattutto sul potenziamento dell’offerta di prestazioni e sulla semplificazione dell’accesso per i cittadini- scrive l’Ausl- ed e’ stato implementato attraverso un forte coordinamento delle attività delle tre Aziende sanitarie cittadine e del privato accreditato».

 

Fonte articolo: sito web Corriere di Bologna link

 

 

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