La Delibera 1442/2014, approvata dalla Giunta Regionale lunedì scorso, su proposta dell’Assessore alle Politiche per la Salute, a modifica ed integrazione della precedente Delibera 220/2014 “Indicazione sui percorsi relativi alle pratiche assistenziali eseguite a domicilio da personale laico su pazienti con malattie croniche, rare o con necessità assistenziali complesse”, che tanta perplessità e preoccupazione aveva suscitato nella nostra comunità professionale, ricolloca le scelte politiche e gli interventi della nostra regione destinati alla salute nell’ottica della presa in carico dei pazienti da parte del Servizio Sanitario Regionale. Si ribadisce la centralità dell’assistito, dei suoi familiari e del suo contesto. Si rafforza la valorizzazione dei professionisti già impegnati nell’innovazione e nei cambiamenti a cui è stato sottoposto il nostro sistema di welfare.
In particolare, per la Professione Infermieristica si ricorda la precedente Delibera 427/2009 per la valorizzazione del ruolo degli Infermieri nelle Cure Primarie, la Delibera 313/2009 per il sostegno del Case Management nella Salute Mentale e la Legge Regionale 2 del 28/03/2014 sul “Riconoscimento e sostegno del care giver” in cui l’Infermiere è identificato come referente di quest’ultimo.
L’indispensabile coinvolgimento dei pazienti con malattie croniche o rare e dei loro care givers dovrà pertanto avvenire all’interno dei PAI (Piani Assistenziali Individualizzati) e/o dei PTP (Piani Terapeutici Personalizzati) e, quindi, solo in una logica di personalizzazione degli interventi informativi/educativi, in cui i professionisti sanitari di riferimento, fra cui in primis gli Infermieri, avranno un ruolo centrale nella definizione dei bisogni educativi, nella progettazione degli interventi, nella verifica periodica dell’intero processo.